Tutti gli articoli di Stefano Sposetti

Quel piccolo nucleo di cometa

La notte dell’8 febbraio 2022 è stata speciale. Il nucleo della cometa 28P/Neujmin ha occultato una stella di 11.9 mag nella costellazione del Perseo. Per l’osservazione dell’evento mi ero recato al Passo del Monte Ceneri. La probabilità di osservare qualcosa era poco meno del 14 % ma la natura ha voluto che l’ombra del nucleo transitasse sul luogo di osservazione. L’oscuramento è durato poco più di un secondo. Di questo evento si hanno altre due osservazioni, quella di Alberto Ossola (Muzzano) e di Luca Buzzi (Varese). Le tre misure hanno permesso di porre il valore inferiore di 17 km al corpo. Si è trattato della prima misura al mondo di un nucleo cometario con il metodo dell’occultazione.

Nell’immagine a sinistra la stella un attimo prima dell’occultazione; a destra durante l’occultazione.


La meteora più lunga

Il transito della meteora di maggior durata catturata da Gnosca è avvenuto nella notte dell’otto settembre 2018. La sua durata? 23 secondi. Tenendo presente che una tipica stella cadente impiega qualche frazione di secondo fra l’apparizione e la scomparsa e che eventi insoliti durano una mezza dozzina di secondi è facile comprendere che la meteora descritta qui è anomala. 23 secondi sono proprio tanti e il confronto non regge nemmeno con i 14 secondi della meteora più lunga finora catturata, oggetto che aveva attraversato il cielo da Ovest a Est nel giugno del 2016.

Grazie alle riprese video di coloro che inviano i dati alla rete svizzera  FMA, sappiamo che questo corpo è apparso sulla verticale del Lago di Costanza e ha terminato la sua corsa sopra Venezia. La sua direzione è stata quindi da Nord-Ovest a Sud-Est. In realtà grazie ai dati successivamente forniti da Ferruccio Zanotti di Ferrara sappiamo che la meteora è durata ben più a lungo, per un totale di circa 37 secondi, terminando sopra il mare Adriatico.

La meteora non era particolarmente luminosa ma le riprese video mostrano che lungo la traiettoria si frammentava in diversi oggetti. La sua velocità era di 15 km/s e il suo angolo di impatto col pianeta appena di 7 gradi.

Qui e qui le due riprese video di Gnosca.

 

 

Le strane meteore del 2 gennaio 2017

Adattato da Stefano Sposetti da un articolo apparso su ORION 2/17 e scritto dal gruppo FMA nel luglio 2017

Nella notte del due di gennaio, precisamente alle 00:12:16 UT, una meteora – neanche poi così luminosa – è apparsa in cielo sopra il Sud della Svizzera ed è stata registrata da alcune stazioni video della nostra rete FMA (Fachgruppe Meteorastronomie). Apparsa sulla verticale di Gera Lario (a Nord del lago di Como), la meteora ha terminato il suo moto sopra le montagne di Samedan dopo 5 s di volo. La sua luminosità non è stata molto elevata come detto, anche se è comunque risultata di -2 mag. Il calcolo della velocità geocentrica (cioè quella riferita alla Terra) ha fornito 13 km/s. Un valore basso, confrontabile con quello del rientro di satelliti artificiali o di loro frammenti. Inoltre la direzione, da Ovest verso Est, e il suo angolo di entrata, di soli 7°, sembravano avvalorare una ipotesi di origine umana del corpo luminoso. L’altezza al suolo dell’apparizione è stata di 78 km, quella della scomparsa di 63 km. La direzione era tale che, prolungata, non andava ad intersecare il pianeta: se l’oggetto fosse stato più rapido e più massiccio, dopo la frenata con l’atmosfera, avrebbe continuato il suo moto negli abissi dello spazio. Ma una velocità di 13 km/s è sufficiente per attribuire al corpo un’origine artificiale?

Fosse solo per questo, l’apparizione sarebbe di per sé interessante e relativamente degna per essere commentata. Cio’ che è capitato invece, è che dopo esattamente 100 minuti, alle 01:52:02 UT, un secondo oggetto si è mostrato nella stessa zona di cielo con caratteristiche molto simili. Questo oggetto si è mosso sopra la verticale che va dalla Val Vergeletto al Passo del Tonale alla velocità di 14 km/s, percorrendo questa distanza in interminabili 14 s. La sua direzione è risultata quasi la stessa di quella del suo predecessore, da Ovest a Est, e così pure l’angolo di entrata. Un’analisi dei radianti e dei parametri orbitali dei due eventi ha messo in evidenza una certa affinità. Le loro velocità eliocentriche (riferite al Sole) differivano di solo 0.1 permille. Non solo disponiamo delle tracce dei due oggetti ma pure dei loro spettri (tre stazioni sono dotate di uno spettrografo). Le due curve sono praticamente identiche fra loro ed evidenziano l’assenza di linee di emissione appariscenti, salvo quella del sodio (Na I) di 589 nm. Di una cosa i due corpi sembrano pero’ differire: la loro massa. In base alla luminosità abbiamo potuto calcolare che, all’entrata nell’atmosfera terrestre, il primo pesava 51 g e il secondo 153 g.

Altre informazioni (video, spettri, foto, dati radar) sono visionabili sul sito http://meteorastronomie.ch sotto la rubrica Ergebnisse.

Interessantissimo probabile impatto di meteoroide sulla Luna scoperto da Marco Iten

Durante la solita sessione osservativa dedicata alla Luna, la sera del 26 febbraio, l’amico astrofilo Marco Iten scopre un evidentissimo flash luminoso lungo il terminatore. Il flash è molto probabilmente associato all’ impatto di un meteoroide di qualche chilogrammo sulla Luna. Una descrizione piu dettagliata è sul sito di Marco. Un report piu scientifico è qui. Siamo in attesa della individuazione del cratere da impatto tramite le immagini della sonda LRO, cratere che dovrebbe essere di una decina di metri di diametro.

Complimenti Marco!

 

10 occultazioni nel 2014

Nonostante il brutto tempo di questo 2014 l’osservazione di occultazioni asteroidali è stata proficua. Ben 10 gli eventi positivi. Alla pagina delle news c’è l’elenco.

Princetonia, Lachesis, Neumasa, Metis, Chaliapin, Eichsfeldia, Praetorius, Vanadis, Toni e Alekto i nomi degli asteroidi coinvolti.

Il numero delle occultazioni asteroidali positive osservate è ora di 35 (alla fine del 2014).

25 Lunar Impact Candidates so far

impact candidates sposetti iten website

Credit: Marco Iten

Most of the detections were already published in several issues of SELENOLOGY TODAY.

We begun our survey in 2009 and spent the first two searching years without detections. We captured the first impact candidate when we modified our procedure of scanning and the aperture of one instrument. At the beginning of 2011 we changed from a 20 cm to a 28 cm Schmidt-Cassegrain telescope.

Our observatories are located 13 km apart. Not very far, but enough to discriminate for possible glints of very high satellites.

When the phase of the Moon is good, we observe every possible evening/morning. We observed so far for 209 h 22 m at the evening (past new moon) and for 105 h 45 at the morning (pre new moon). The rate of detected impact candidates at the evening is 1 every 14 h; at the morning 1 every 10 h. Continua la lettura di 25 Lunar Impact Candidates so far